Settimana scorsa ho visto il film di Pupi Avati “Quando arrivano le ragazze?”. In realtà non mi ha esaltato: a parte Santamaria che è quasi ai livelli di Libero de Rienzo, aveva solo un paio di cose carine. Il jazz, ora io non me ne intendo, però mi pè piaciuto il fatto che abbia messo in primo piano la musica, e alcuni ragazzi che si conoscono e vogliono fare musica.. La seconda – non è la Puccini ragazzi…è terribileee!! Elisa di Rivombrosa nn l’avevo mai visto, ma avevo letto che Pupi voleva darle una chance per lanciarla sul grande schermo…è come Martina Stella, meno volgare, ma inespressiva uguale..boh, c’ha sto faccione, gli occhioni da cerbiatta e basta. zero passione... Dicevo, l’altro elemento da salvare del film è il paragone tra il personaggio di Santamaria - Nick Cialfi - e le comete che svolazzano per i nostri cieli… nostri mica tanto, ma vabbè... Nick ha rappresentato per un periodo di tempo della vita di Gianca - fidanzato della bella FrancescaElisadiRivombrosaVittoriaPuccini -, il migliore amico, il complice, il modello da emulare, il genio senza tecnica, il bastardo che si scopa tua sorella, ci si mette insieme, dopo un po’ lei rimane incinta e poi se ne va con un’altra, il marpione che dopo anni ci prova con la tua quasi moglie..insomma LAMMMERDA?!?!!? Ecco Pupi Avati per tutta la durata del film paragona Nick Cialfi ad una cometa, in maniera molto soft, anzi magari queste sono congetture mie. Ogni passo della vita di Nick e Gianca è incorniciato dal passaggio (espresso attraverso inserti che riportano il nome della cometa e l'anno) di una cometa famosa e ne ha citate parecchie, anche se io conoscevo bene solo Hale Bopp…però questa è la cosa che più mi è piaciuta del film e cui ho pensato appena uscita dalla sala. Stamattina, mentre leggevo un blog, ho trovato questo post intitolato “queste comete...”, a sua volta ispirato da un commento ad un altro post che diceva “si è amici e poi non lo si è più”. Ed allora ho collegato subito il film, Nick, le comete vip e le mie comete. E’ davvero così, ci sono persone che passano per la nostra vita e sono come comete, nel senso che sono così brillanti e hanno una tale forza che squarciano i nostri cieli e soprattutto illuminano con il loro bagliore giorni, mesi, a volte anni interi..e poi?E poi non si vedono più. come sono entrati nelle nostre vite ne escono. a volte hanno rischiato di impattare con noi o con qualcuno che ci è molto vicino. A volte sono stati davvero così vicini da far pensare al gran botto, poi invece col tempo capisci che ti hanno solo sfiorato, e alla fine escono di scena, da vere e proprie comete. Compaiono, sconvolgono la tua vita e poi se ne vanno, in altri cieli credo. e oggi mi ha fatto pensare questo commento e adesso sorrido mentre mi chiedo "ma che fine hanno fatto quegli astri luminosissimi che sono stati in grado, per tanto o poco tempo, di offuscare, a volte, anche gli amici veri, quelli dal carattere meno brillante e quelli più silenziosi?”. Boh!
Ringraziando il cielo, appunto, le comete sono uno spettacolo stupendo e incantevole, e credo tutti vorremmo essere sfiorati a volte da una di queste.
Ma "quanto è bello alzare gli occhi e vedere che [gli amici] sono sempre là" (nota a piè di pagina: Ramazzotti, Eros LA LUCE BUONA DELLE STELLE, In certi momenti, 1987, corsivo mio), quando guardi in cielo e nessun fascio di luce ti acceca la vista?
2 comments:
eh già..è proprio quello di cui chiaccheravamo l'altra sera mentre ero in paranoia nera..grazie per il conforto!alla fine pensarli come comete rende tutto meno doloroso forse..
figurati...e cmq non è che faccia meno male, semplicemente bisogna abituarsi a dare il giusto peso alle cose, e alle persone. Cosa ardua per la sottoscritta.
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