Monday, September 27, 2004

Canzoni.. per me

presente quando si parlava di canzoni "cucite addosso"??

..è un taglio che resta a fondo se, se riesci a sopravvivere
ma tutto ora è fragile e spento
neanche più il tempo di renderti conto che sei solo e a fondo
solo uno schianto più acuto nel cuore
perso non più contatto più niente, se tutto cambia in un istante
in guardia e costantemente, fuori controllo
perso non più certezze più niente, il vuoto accorcia le distanze
in fuga e costantemente, pronto allo scontro
Solo disconnetterti un istante, quasi fosse tregua come fosse prima..

sarà un caso che da quando è uscito il dvd e passo davanti al monitor c'è sempre su questa? Non credo alle coincidenze, non più. Ma, mi chiedo, per tutto quello che succede esiste un fottuto senso? NON LO SO. Eppure è vero: ciclicamente succedono le stesse cose, ma credo non a tutti. Perché? Ci deve essere un motivo per cui solo ad alcuni “eletti”, per usare un eufemismo, certe cose non succedono. E non parlo di problemi ai denti o febbriciattole o “il mio ragazzo mi ha lasciato”.Però è scientificamente provato.
Io sto cercando un senso e credo che lo cercherò per tutta la vita. Mi è stato detto recentemente che “Solo con la sofferenza si capiscono le cose”. Sticazzi. Nel senso: mi sembra di avere già dato, e questo è un discorso osceno del tipo “Già timbrato il cartellino, ok per i prossimi 20 anni sono a posto”. Però è così. Soffri come un cane e tocchi il fondo. Quando arrivi giù le alternative sono due: o molli completamente oppure ti dai una leggera spinta coi piedi e torni su, piano piano. A me è andata bene. A quel punto credi che tutto il resto sia davvero “easy”. Per certi versi è vero: mi sento a volte come un impermeabile, certe cose mi scivolano addosso, anzi forse me le lascio scivolare addosso apposta perché so benissimo che cosa comportano e lì dentro non ci voglio più finire. Ma per altri nossignore: errori su errori, con il solo risultato di far male a se stessi. Ma non te ne accorgi subito. Prima soffri, un po’, e un po’ ti piace anche, se no saresti scemo del tutto. Poi non so perché né come, il tuo corpo inizia a segnalarti che c’è un guasto. E allora corri ai ripari. O cerchi la strada..
Conservo ancora questa frase, di un libro di Baricco, anche questo capitatomi a caso in un inverno a caso…

Accadono cose che sono come domande.
Passa un minuto, oppure anni
E poi la vita risponde..

4 comments:

*dile said...

speriamo che la vita fornisca delle risposte...
in fondo, lo deve, alle persone "elette" che hanno toccato il fondo.
il nostro cuore lacerato ad ogni cucitura ci ricorda cos'è successo, ciclicamente.
e tutti i punti di sutura portano il ricordo di una frase, di una canzone, di una fotografia.
per sempre.

L'ale said...

appunto..è per questo che mi sono fermata e mi sto ascoltando. non voglio che sia troppo tardi..messieurs..tvb

Fede said...

Riuscire a disconnettermi. Quello sì che sarebbe veramente un viaggio. Di certo un bel cambiamento, visti i tempi che corrono. Ma non ci riesco. Non so, come dice il mio amico tossico, quanto dipenda da me e quanto dalla vita, dagli eventi, ma in questo momento sto così schiacciato sul fondo che non riesco nemmeno a vedere l'inizio del buco in cui sono finito (mi ci sono tuffato con un triplo carpiato...). Di questi tempi sto "osservando". Guardo con attenzione la vita che scorre attorno a me, ma non ne prendo realmente parte, non mi rendo partecipe. Sono in uno stato di immobilità totale, ma vigile, attento. A che cosa di preciso non lo so, ma forse, tenendo i sensi all'erta, è possibile che prima o poi riesca a captare quel segnale (se mai arriverà) che potrà darmi la scossa e permetterà al mio corpo di muoversi di nuovo. Intanto medito. E, maledetto me, ricordo, rimugino, riesamino. Non è bello, ma almeno tengo la mente in allenamento, cercando di non perderla del tutto. Mi darò allo studio...

Vi voglio troppo un bene dell'anima.

FedeWithLove

*dile said...

oi, patat1.
è bello osservare e meditare. gustarsi le cose con un dolce distacco disincantato.
l'importante è non ricadere a ricordare e rimuginare troppo.
ti voglio bene....