Penso che mia madre abbia avuto una pessima idea..mi ha cambiato il cuscino due giorni fa. Volete sapere perché?!Perché leggende metropolitane, anzi perle di saggezza popolare, dicono che nei cuscini di piume si annidano (ah ah) le iettature… e allora l’altro ieri mi fa: “Ah Ale..ti ho cambiato il cuscino..tanto non penso avrai dei problemi a dormire con un nuovo cuscino..no?”. Io la guardo e le chiedo: “Perché mi hai cambiato cuscino?” e lei, fischiettando, mi risponde: “No così…per cambiare…”. E io: “Pensi che mi abbiano fatto il malocchio?!”, e lei – vaga e imbarazzata – “No amore, che dici?..però perdeva le piume (non è vero) e allora ho pensato, già che ci siamo...”
Beh io stamattina ho mal di schiena, proprio nella parte alta della schiena.
E non è l’aria condizionata di Fnac. E' che io prima appoggiavo la testa in un comodo cuscino pieno di piume (e sfighe) e talmente morbido che la testa non si vedeva più, veniva conglomerata in questo habitat. Adesso c’è sto mattone vuoto (nel senso che non ha piume), che tra l’altro potrebbe darsi che sia pieno di sfighe lo stesso.. e io non mi sono ancora abituata...Ma chi lo sa se dentro si nascondono le sfighe?! Nessuno, per ora…però io credo si stia avvicinando un periodo di cambiamenti tosti per me, non so perchè io pensi a ste cose, forse sto delirando, anche se non sono né ubriaca né fatta, ho solo fame (Robb e Fede state zitti e non pensate porcate) e infatti adesso mangerò, cmq ho una strana sensazione da settimana scorsa che non riesco proprio a spiegare. Sta per succedere qualcosa di positivo, perché sono serena e mi stupisco e mi applaudo da sola. E chissà mai che arrivino novità interessanti..a partire dal cambiamento del cuscino..
Friday, July 23, 2004
Friday, July 16, 2004
Il mio zaino
Ho avuto un blocco... ma credo che in realtà sia derivante dal troppo nervoso accumulato questa settimana. E dal pensiero che potessi ferire qualcuno. Questo è sbagliato. Mi sono rotta i coglioni di pensare che forse “l’altro” soffre e sta male e bisogna ponderare quello che si dice o si fa. Perché poi sta cosa non è un’abitudine o un’accortezza che hanno tutti. E’ un optional che si paga a parte. Non è una di quelle funzioni che tutti i sistemi dispongono. Ecco allora mi chiedo come si può risolvere questo problema: evitare di fare soffrire gli altri. Se tutti ci mettessimo d’impegno per allenare questa facoltà, che abbiamo in potenza, ma non sempre mettiamo in pratica, magari il nostro piccolo mondo sarebbe proprio un posto un po’ migliore.. Bisognerebbe iniziare da qui. A me l’idea di mandare a puttane dei rapporti perché si vive “l’autenticità del momento”, mi manda fuori di testa. Sto male. Stai lì a costruire qualcosa che poi un giorno viene buttato via e di quel qualcosa rimane solo una foto, un fermo immagine senza vita che mi guarda e ammicca e tira su il dito medio.. La giustificazione che adducono certe persone alle cazzate che fanno è sempre la stessa (potrebbero anche cambiarla perché è sempre quella, che noia). L’impulsività, poverina. “Sono un tipo impulsivo, ma tutto quello che dico e faccio è autentico, in questo momento”. Va di moda VIVERE DI MOMENTI. E invece questa è la cazzata più grande della storia dei popoli: un momento si vive una volta sola, non torna più, è irripetibile ed è bello proprio per questo di solito. Ma le cose fondamentali e irrinunciabili per la nostra vita - quelle appunto vitali - quelle che quando sei in cacca non possono mancare, beh quel bagaglio di preziosismi che è bene portarsi dietro durante questo viaggio, e tenere sempre con sé, si costruiscono giorno per giorno, e grazie a dio durano molto più del “momento”. Mi riferisco alle amicizie, agli affetti, alla fiducia negli altri e che offriamo agli altri, alla costanza, alla presenza, alla pazienza, al rispetto. Tutti “pezzi grossi”, ingombranti, pesanti da portare e sopportare, difficili da capire e da difficili da ottenere, ma che durante il viaggio ripagano di tutta la fatica che si fa ad averli sulle spalle o come bagaglio a mano. Ripagano perché sono nello zaino, e non possiamo perderli se chiudiamo bene lo zaino, perché è vero, giorno dopo giorno possiamo dimenticare temporaneamente di averli, ma basta tirarli fuori un attimo per rinfrescarci la memoria e recuperare le loro facoltà. Perché non importa se sono in alto nello zaino o sono finiti sotto: saranno solo un po’ stropicciati e magari il tempo li avrà un po’ sgualciti, ma sono in sostanza sempre uguali a se stessi.
Qualcuno alla prima gocciolina di sudore lungo la schiena, prende una delle cose “pesanti” nello zaino e la abbandona sulla strada, perché in quel momento ha bisogno di non sudare più. Qualcun altro invece vede che c’è una cosa che gli manca, però vede che altri la possiedono, allora cerca di procurarsela come può, senza pensare che forse in fondo in fondo di quella cosa non ne ha bisogno poi tanto, e senza tenere presente che col tempo avrebbe potuto averne una più adatta a sé.
Purtroppo la metafora prevede che nello zaino ci siano oggetti, mentre nella realtà si ha a che fare con persone, dotate di anima e sentimenti. Ecco perché le decisioni che guidano i momenti, autentici, di solito finiscono per fare del male agli altri. L’impulsività la paga sempre qualcun altro. Sticazzi. Non ce la faccio così. Uno non può fare l’impulsivo contro se stesso? Non so, si butti dal bunging jumping, tiri testate contro i muri, spacchi la macchina…Uno degli errori peggiori della specie umana (perché gli animali vivono di impulsi, ma ahimè non ce l’hanno la psicologia loro, l’interiorizzazione, non dico che non abbiano sensibilità, però insomma il discorso è questo..siamo diversi) secondo me è questo: sono impulsivo e faccio e dico quello che mi pare, ma a te. Perché? Schiantati da solo. Se vuoi vivere il brivido del momento, beh fallo per i cazzi tuoi.
Non mi va di vivere di momenti: voglio esaltare i momenti belli che vivo, ma voglio avere una successione di momenti, tenuti insieme da un minimo comun denominatore che sono tutte le cose importanti e belle che mi porto dietro da quando sono nata. Cosa me ne faccio di un momento bellissimo che tanto poi non riaccadrà mai più?
Ho tante perle nello zaino, tanti maglioni pesanti per l’inverno e acqua fresca per l’estate già inoltrata. E’ con queste cose che voglio andare avanti e camminare e pregherò tutti i giorni per riuscire a non incappare mai più in qualcuno dallo zaino molto leggero. Autentico, ma leggero.
Wednesday, July 14, 2004
relazioni
Amori che vanno e vengono.
Amori che stanno per nascere.
Amori che hanno paura di essere vissuti.
Amori che non sbocciano.
Waiting For The Moon To Rise - Belle & Sebastien
...
And another day's begun
I was following a trail
I'd never been alone before
Chasing darkened skies above me
Looking like the spring
Like the winter
And the morning
If there's a place I want to go
Then I'll be there with you
'Cos in my dreams the things
I'm wishing for
Keep coming true
Now a new day comes
Clears the darkness out of sight
And the shadows that were sleeping
Come and dance beneath the light
And I'm trying hard to hide
Keeping the sun out of my eyes
Close them tight
And now I'm waiting for the moon to rise
Don't try to say to me
That this was never meant to be
'Cos the days are long where I come from
The next few days I'm free
There's a train I want to catch
But it won't leave here for a while
Till darkness fills the eastern sky
And streetlights stretch for miles
Through the spring
And the winter and the morning
Amori che stanno per nascere.
Amori che hanno paura di essere vissuti.
Amori che non sbocciano.
Waiting For The Moon To Rise - Belle & Sebastien
...
And another day's begun
I was following a trail
I'd never been alone before
Chasing darkened skies above me
Looking like the spring
Like the winter
And the morning
If there's a place I want to go
Then I'll be there with you
'Cos in my dreams the things
I'm wishing for
Keep coming true
Now a new day comes
Clears the darkness out of sight
And the shadows that were sleeping
Come and dance beneath the light
And I'm trying hard to hide
Keeping the sun out of my eyes
Close them tight
And now I'm waiting for the moon to rise
Don't try to say to me
That this was never meant to be
'Cos the days are long where I come from
The next few days I'm free
There's a train I want to catch
But it won't leave here for a while
Till darkness fills the eastern sky
And streetlights stretch for miles
Through the spring
And the winter and the morning
Monday, July 12, 2004
freddo fuori, caldo dentro
Che freddo fa?
Ragazzi tipo 15 gradi qui. Sono in casa con i jeans e la felpa...
La Punk è incolonnata in un punto imprecisato tra Bologna e Fidenza...
Non c'è il sole. Il cielo è grigio. Se avessi una macchina foto (ma quanto sono rompicoglioni), mi prenderei su e andrei in giro per le colline a fare mille foto. Da sola. Con una bronza di caffè e un libro.
Anche senza macchina foto, mi sa che vado lo stesso.
In religioso silenzio. In comtemplazione.
E... con lo scouter di mio fratello.... (ma non dite nulla...)
Ragazzi tipo 15 gradi qui. Sono in casa con i jeans e la felpa...
La Punk è incolonnata in un punto imprecisato tra Bologna e Fidenza...
Non c'è il sole. Il cielo è grigio. Se avessi una macchina foto (ma quanto sono rompicoglioni), mi prenderei su e andrei in giro per le colline a fare mille foto. Da sola. Con una bronza di caffè e un libro.
Anche senza macchina foto, mi sa che vado lo stesso.
In religioso silenzio. In comtemplazione.
E... con lo scouter di mio fratello.... (ma non dite nulla...)
Thursday, July 08, 2004
zero mare
Mare, mare...zero mare...
Non ci vado più al mare sta settimana.
Rimango a Lesignano Beach, che alla fine, quando vanno via i miei è come stare al mare...
Quindi da mercoledì Reggia Nonc'era riapre i battenti...
Per chi vuole.
Altrimenti starò con pisellino...
Baci...da Ilario
Non ci vado più al mare sta settimana.
Rimango a Lesignano Beach, che alla fine, quando vanno via i miei è come stare al mare...
Quindi da mercoledì Reggia Nonc'era riapre i battenti...
Per chi vuole.
Altrimenti starò con pisellino...
Baci...da Ilario
Wednesday, July 07, 2004
mare, mare
Voglio andare al mare.
In realtà subito è stata una scelta forzata, un'imposizione..."Perchè non vai al mare? Cosa stai a fare qua? A prendere caldo? Vai un pò a rilassarti".
In effetti il mio papi non ha tutti i torti...voglio andare a prendere il sole, fare il bagno, mangiare il pesce...
Mi sa che parto. Ma non ci voglio andare da sola.
Chi viene con me?
In realtà subito è stata una scelta forzata, un'imposizione..."Perchè non vai al mare? Cosa stai a fare qua? A prendere caldo? Vai un pò a rilassarti".
In effetti il mio papi non ha tutti i torti...voglio andare a prendere il sole, fare il bagno, mangiare il pesce...
Mi sa che parto. Ma non ci voglio andare da sola.
Chi viene con me?
Tuesday, July 06, 2004
mia sorella ha preso 80!
bella simo!volevo solo rendervi partecipi che la SimOne ha preso 80!grande.mi da di quelle soddisfazioni..
baci
baci
Monday, July 05, 2004
affidabilità
Oggi sono visibilmente in sbattimento. Non faccio altro che pensare al mio incidente del cazzo. Sabato e Domenica non ci ho praticamente pensato. Era passato, era andato tutto “per il meglio”, ero tranquilla.
Al momento, appena successo non ci ho riflettuto su tanto. Ero tutta presa ad aspettare il carro attrezzi, ad aspettare che una faccia amica venisse a prendermi.
Quando succedono gli imprevisti io sono sempre quella che mantiene “il sangue freddo”, che ragiona, che non si fa prendere dal panico.
Ora che mi è scesa la tensione invece sto da schifo.
Tutti non fanno altro che ripetermi che “mi è andata bene”, che “come hai fatto a mantenere il controllo della macchina” “e…che lavor…”.
E poi ora è tutto un iter burocratico per andare a recuperare la macchina, vedere cosa c’è da fare…io non ne voglio più sentir parlare. Voglio chiudere il capitolo-incidente e invece qui la cosa si sta ingigantendo sempre di più.
Mi è inevitabilmente salita l’ansia…e sono qui a pensare ai mille “se…” e sono intrattabile.
Oggi non mi si può veramente dire nulla. A detta di mia madre sono fredda e cinica. In effetti non ho proferito parola per quasi tutto il giorno. E non ho guidato. Non ancora. Lo so che dovrei prendere la macchina e andarmene a fare un giro, da sola. Ma non mi va, non ci riesco.
La questione è che non mi sento più sicura.
E continuo a pensare che, adesso, anche se mi mettono a posto la macchina, per me quella sarà sempre la macchina dell’incidente, quella che mi ha lasciato a piedi. Quella non affidabile.
Come faccio a fidarmi ancora? Non riesco a stare tranquilla nemmeno se guida qualcun altro… è un tunnel senza uscita.
Come ho fatto, per tutto questo tempo ad essere così sprezzante del pericolo, a pensare che le cose “succedono agli altri”…
A volte, anche se tu guidi bene, è la macchina che ti lascia a piedi. E per me questo è un discorso praticamente inaccettabile!
Al momento, appena successo non ci ho riflettuto su tanto. Ero tutta presa ad aspettare il carro attrezzi, ad aspettare che una faccia amica venisse a prendermi.
Quando succedono gli imprevisti io sono sempre quella che mantiene “il sangue freddo”, che ragiona, che non si fa prendere dal panico.
Ora che mi è scesa la tensione invece sto da schifo.
Tutti non fanno altro che ripetermi che “mi è andata bene”, che “come hai fatto a mantenere il controllo della macchina” “e…che lavor…”.
E poi ora è tutto un iter burocratico per andare a recuperare la macchina, vedere cosa c’è da fare…io non ne voglio più sentir parlare. Voglio chiudere il capitolo-incidente e invece qui la cosa si sta ingigantendo sempre di più.
Mi è inevitabilmente salita l’ansia…e sono qui a pensare ai mille “se…” e sono intrattabile.
Oggi non mi si può veramente dire nulla. A detta di mia madre sono fredda e cinica. In effetti non ho proferito parola per quasi tutto il giorno. E non ho guidato. Non ancora. Lo so che dovrei prendere la macchina e andarmene a fare un giro, da sola. Ma non mi va, non ci riesco.
La questione è che non mi sento più sicura.
E continuo a pensare che, adesso, anche se mi mettono a posto la macchina, per me quella sarà sempre la macchina dell’incidente, quella che mi ha lasciato a piedi. Quella non affidabile.
Come faccio a fidarmi ancora? Non riesco a stare tranquilla nemmeno se guida qualcun altro… è un tunnel senza uscita.
Come ho fatto, per tutto questo tempo ad essere così sprezzante del pericolo, a pensare che le cose “succedono agli altri”…
A volte, anche se tu guidi bene, è la macchina che ti lascia a piedi. E per me questo è un discorso praticamente inaccettabile!
Thursday, July 01, 2004
amici putssssane!
Stasera, come una rincoglionita me ne sono stata a casa a "studiare" per l'esame di merda di domani.
Mi sa che ho fatto male, te che dici Punk?
E voi siete tutti fuori alla festa della birra. putssssane! senza di me...tanto lo so che vi manco (bauuuu!).
Anch'io voglio venire a mangiare il panino con la salamella e a bere MILLE birrozze...uffi, uffi, uffi.
Non divertitevi troppo senza di me
E allora per consolarmi mi mangio il gelato (carenza d'affetto?)...
Anzi, me ne vado alla Volpe, tanto trovo sicuramente qualcuno (il Calcutta e il Frizzi sicuro!).
Vi voglio bene, Pets De Merda....da Ilario
la dile e la punk
la dile e il peo
la dile e robba
la dile e il dilo (filo, gimmy, nanetto, pisellino...)
4 cretini che non hanno smaltito le "faffie"
Mi sa che ho fatto male, te che dici Punk?
E voi siete tutti fuori alla festa della birra. putssssane! senza di me...tanto lo so che vi manco (bauuuu!).
Anch'io voglio venire a mangiare il panino con la salamella e a bere MILLE birrozze...uffi, uffi, uffi.
Non divertitevi troppo senza di me
E allora per consolarmi mi mangio il gelato (carenza d'affetto?)...
Anzi, me ne vado alla Volpe, tanto trovo sicuramente qualcuno (il Calcutta e il Frizzi sicuro!).
Vi voglio bene, Pets De Merda....da Ilario
la dile e la punk
la dile e il peo
la dile e robba
la dile e il dilo (filo, gimmy, nanetto, pisellino...)
4 cretini che non hanno smaltito le "faffie"