Friday, July 16, 2004

Il mio zaino

 
Ho avuto un blocco... ma credo che in realtà sia derivante dal troppo nervoso accumulato questa settimana. E dal pensiero che potessi ferire qualcuno. Questo è sbagliato. Mi sono rotta i coglioni di pensare che forse “l’altro” soffre e sta male e bisogna ponderare quello che si dice o si fa. Perché poi sta cosa non è un’abitudine o un’accortezza che hanno tutti. E’ un optional che si paga a parte. Non è una di quelle funzioni che tutti i sistemi dispongono. Ecco allora mi chiedo come si può risolvere questo problema: evitare di fare soffrire gli altri. Se tutti ci mettessimo d’impegno per allenare questa facoltà, che abbiamo in potenza, ma non sempre mettiamo in pratica, magari il nostro piccolo mondo sarebbe proprio un posto un po’ migliore.. Bisognerebbe iniziare da qui. A me l’idea di mandare a puttane dei rapporti perché si vive “l’autenticità del momento”, mi manda fuori di testa. Sto male. Stai lì a costruire qualcosa che poi un giorno viene buttato via e di quel qualcosa rimane solo una foto, un fermo immagine senza vita che mi guarda e ammicca e tira su il dito medio.. La giustificazione che adducono certe persone alle cazzate che fanno è sempre la stessa (potrebbero anche cambiarla perché è sempre quella, che noia). L’impulsività, poverina. “Sono un tipo impulsivo, ma tutto quello che dico e faccio è autentico, in questo momento”. Va di moda VIVERE DI MOMENTI. E invece questa è la cazzata più grande della storia dei popoli: un momento si vive una volta sola, non torna più, è irripetibile ed è bello proprio per questo di solito. Ma le cose fondamentali e irrinunciabili per la nostra vita - quelle appunto vitali - quelle che quando sei in cacca non possono mancare, beh quel bagaglio di preziosismi che è bene portarsi dietro durante questo viaggio, e tenere sempre con sé, si costruiscono giorno per giorno, e grazie a dio durano molto più del “momento”. Mi riferisco alle amicizie, agli affetti, alla fiducia negli altri e che offriamo agli altri, alla costanza, alla presenza, alla pazienza, al rispetto. Tutti “pezzi grossi”, ingombranti, pesanti da portare e sopportare, difficili da capire e da difficili da ottenere, ma che durante il viaggio ripagano di tutta la fatica che si fa ad averli sulle spalle o come bagaglio a mano. Ripagano perché sono nello zaino, e non possiamo perderli se chiudiamo bene lo zaino, perché è vero, giorno dopo giorno possiamo dimenticare temporaneamente di averli, ma basta tirarli fuori un attimo per rinfrescarci la memoria e recuperare le loro facoltà. Perché non importa se sono in alto nello zaino o sono finiti sotto: saranno solo un po’ stropicciati e magari il tempo li avrà un po’ sgualciti, ma sono in sostanza sempre uguali a se stessi.
Qualcuno alla prima gocciolina di sudore lungo la schiena, prende una delle cose “pesanti” nello zaino e la abbandona sulla strada, perché in quel momento ha bisogno di non sudare più. Qualcun altro invece vede che c’è una cosa che gli manca, però vede che altri la possiedono, allora cerca di procurarsela come può, senza pensare che forse in fondo in fondo di quella cosa non ne ha bisogno poi tanto, e senza tenere presente che col tempo avrebbe potuto averne una più adatta a sé.
Purtroppo la metafora prevede che nello zaino ci siano oggetti, mentre nella realtà si ha a che fare con persone, dotate di anima e sentimenti. Ecco perché le decisioni che guidano i momenti, autentici, di solito finiscono per fare del male agli altri. L’impulsività la paga sempre qualcun altro. Sticazzi. Non ce la faccio così. Uno non può fare l’impulsivo contro se stesso? Non so, si butti dal bunging jumping, tiri testate contro i muri, spacchi la macchina…Uno degli errori peggiori della specie umana (perché gli animali vivono di impulsi, ma ahimè non ce l’hanno la psicologia loro, l’interiorizzazione, non dico che non abbiano sensibilità, però insomma il discorso è questo..siamo diversi) secondo me è questo: sono impulsivo e faccio e dico quello che mi pare, ma a te. Perché? Schiantati da solo. Se vuoi vivere il brivido del momento, beh fallo per i cazzi tuoi.
Non mi va di vivere di momenti: voglio esaltare i momenti belli che vivo, ma voglio avere una successione di momenti, tenuti insieme da un minimo comun denominatore che sono tutte le cose importanti e belle che mi porto dietro da quando sono nata. Cosa me ne faccio di un momento bellissimo che tanto poi non riaccadrà mai più?
Ho tante perle nello zaino, tanti maglioni pesanti per l’inverno e acqua fresca per l’estate già inoltrata. E’ con queste cose che voglio andare avanti e camminare e pregherò tutti i giorni per riuscire a non incappare mai più in qualcuno dallo zaino molto leggero. Autentico, ma leggero.

13 comments:

*dile said...

completamente d'accordo. le perle nello zaino è importante accumularle, custodirle, conservarle. e chi vuole fare il cazzone rivoluzionando lo zaino, lo deve fare "in solitario". non avere la presunzione di cambiare assetto anche a quello degli altri solo per il gusto di "cogliere l'attimo".

però poi ci sono anche persone che razionalizzano troppo e tengono della "zavorra inutile" nello zaino. sassi, macigni, giaroni. che la buttino via, che se ne disfino, che la lascino per strada. vanno fatti dei ricambi "di stagione", bisogna averne il coraggio...

Gasta said...

Bah... vorrei essere d'accordo con te, ma non ce la faccio. Perche' se e' vero che vivere "di momenti" e' una vita codarda, ti assicuro che avere sempre addosso pesanti zavorre ti inchioda su certezze che e' meglio non avere mai...
In nome dell'amore ho perdonato troppe volte. Ti sei mai chiesta se forse non sta meglio chi vive attimo per attimo? Chi te lo fa fare di portarti in giro cadaveri di amicizie che da anni reputi tali ma che alla fine dei conti sono ben inutili?
No no no... io sono per le pulizie pasquali tutto l'anno... sono per la vendetta e per i vaffanculo sui denti e i baci istintivi e le lacrime pronte al via... non me ne frega un cazzo di un amico che dice di essermi amico ma non c'e' mai; non me ne frega di una morosa che non mi rispetta ma in nome dei 10 anni non ha i coglioni di mollarmi...
No, no e no!

L'ale said...

gasta...ecchetelodicoaffare che le pulizie le faccio..anzi si fanno..che i baci impulsivi ci stanno, ma con qualcuno che sicuro non soffre se gli do un bacio, anzi...che alcuni pezzi son lì da anni e me li tengo stretti; altri arrivano da cielo e li accolgo a braccia aperte, ma niente e nessuna certezza mi inchioda. "Domani" è un concetto relativo, ma domani preferisco alzarmi dal letto e fare le mie cazzate e sapere che cmq ci sarà qualcuno alla sera a dirmi "sei un coglione" oppure "bella lì", piuttosto che vedere che sono alla fine da sola.
Ah..per il perdono in amore...fidati che ho perdonato, molto, ma adesso mi sono rotta le palline di prendermela nel culo.

bacio..ovviamente in bocca, se nn soffri!!bella

Gasta said...

Tu lo sai se io soffro o no?
Quante volte ho scopato una istintivamente e poi sono stato da cani?
Pero' almeno ho scelto, e l'ho fatto per me e solo per me. Perche' quei momenti di beatitudine in cui si e' avvinghiati in lenzuola sudate rimangono unici e non me ne frega un cazzo del rimorso o del nodo in gola o della coscienza che mi dice che sono stato un coglione... non me ne frega un cazzo...
Sono molto radicale, ormai. Dicono che sia depresso, e forse e' vero. E allora quando sto bene (e so che comunque e' un attimo) me ne fotto di tutto il resto. Non c'e' successione, per me.
Io sono il re nella scala di valori. Il poker d'assi, l'egocentrico egoassoluto che si assolve dai peccati da solo... e ti assicuro che e' l'unico modo, prima o poi, per fare i conti con se' stessi...

Sai che ti dico?
Niente zaino.
Le cose, che scivolino addosso!

vale said...

Tutte minchiate!
Non ci credo manco per 1 secondo che le cose ti scivolano addosso,certo i momenti "autentici" sono una figata ma sono come dice Ale delle istantanee e non hanno lo spessore e la passione che ha un momento inatteso e inaspettato di una cosa che curi da sempre.
Bella cosa ricordare quando hai fatto quella cosa,quell'altra etc.0 sbattimento e viva l'egoismo...
Forse è bello vivere così,far di tutto per non soffrire e non far soffrire gli altri ma davvero scappare tutta la vita è abbastanza nauseante e arriva il giorno in cui cerchi casa,cerchi negli occhi degli altri te stesso per ricordarti chi sei e ..non trovi un cazzo.
Spero non ti accada..

vale said...

E comunque sono due cose diverse non saper buttar via i sassi che ti inchiodano al presente dal coltivare gli affetti come si deve.
Certo le fregature sono sempre dietro l'angolo ma porca miseria non si può vivere di paure!
Ci sono persone stronze che non meritano(e quando lo capisci abbi il coraggio di buttarle via) e altre che magari non degni di uno sguardo che invece potrebbero renderti felice.
Ma se non provi..
Compito per le vacanze,buttiamoci alle spalle tutti i rapporti deleteri e cerchiamo nuovi confronti..

L'ale said...

smackkkkkkkkkkkkkkkkk!!!!!!!!!!!

Fede said...

Ci sono cose importanti, troppo importanti per essere lasciate indietro, per essere dimenticate. E non possiamo permetterci di perderle. Mai. La cosa positiva è che le persone e le cose veramente belle e importanti nella vita non fanno peso nello zaino. Anzi ci aiutano a portarlo, risparmiandoci la fatica. Semmai sono le stronzate che facciamo ad appesantire lo zaino, le cose brutte e cattive che, volenti o nolenti, ci capita di fare nella nostra vita. A me le cose istintive, impulsive, il carpe diem, mi hanno quasi sempre dato delle grosse fregature. Ma proprio enormi. Solo che lì per lì non ci pensi e riempire lo zaino quando è vuoto può richiedere tutta la vita... Il problema sta nel fatto che non puoi dare la colpa a nessuno, te escluso. E il difficile sta nel distinguere chiaramente la zavorra dal "dolce peso". Io in questo sono negato, quindi ho una serie sterminata di cazzi su per il culo con inciso il mio nome... Bellammerda, eh?

Gasta said...

Solo dolci bla bla... Sorry, non ci credo per un cazzo.

vale said...

Povero te...

Gasta said...

...come hai ragione! Mi manca chiunque... ma almeno sono sicuro di vivere per quello che sono, senza pretendere di essere la caricatura di me stesso...
Ha ragione chi dice che vivo o bianco o nero, come un personaggio di Brizzi, bidimensionale. Perche' e' facile giustificare. E mi sono rotto veramente il cazzo di giustificare. Bla blabbering... puah!
NOTA: questo non e' ovviamente riferito a voi che non so nemmeno chi siate in realta', se non per quelle rarissime volte chi vi ho conosciuti al di fuori di quel buco di culo che e' (era) l'universita'... ho ben in testa i miei referenti (livolsi docet)... non sentitevi presi in causa... o meglio, se vi sentite presi di mira, sono CAZZI VOSTRI!!! (AHAHAH!)

vale said...

Se sei stanco di giustificarti smetti di farlo.Punto.
Al mondo esistono persone che ti amano per quello che sei e basta (mai viste?).
Se sei sempre stato costretto a "spiegarti" le cose sono due ,o non ti esprimi come si deve o hai incontrato solo persone che volevano cambiarti.
E comunque ci sono persone vere e genuine che non mandano affanculo tutti ogni giorno...semplicemente non perdono tempo con cose che non servono...
Ovviamente io non sono così ma sono contenta lo stesso!

vale said...

E poi che è tutta sta paura di essere la caricatura di te stesso?
Vuol dire che sai così bene chi sei che riesci perfettamente ad aggirare tutti quei momenti e quelle persone che sai che potrebbero "romperti le palle"?
Ma che palle di vita!
Sempre a fare lo slalom!
Non ti conosco quindi cerco di andarci piano ma non ti stai un pò autolimitando da solo?
Scrivi benissimo,ti piace la musica e...scappi dalle persone?
Non è possibile!Uno che ha così tanti interessi dovrebbe essere estremamnte curioso e..godersi gli esseri umani!
Nel bene e nel male.