Wednesday, June 30, 2004

Lesi's pix

bella,le prime ppix. prese a caso.
2 foto della punk e della dile in pessime condizioni...






mo che fighi


la panca e il melone


la foto preferita del teo...la dile in versione bambina rincoglionita

"le avventure di Peo, Punk e Robba, Coatta"

È giunta l’ora di mettere da parte il libro del Mirabeau (come se prima l’avessi mai preso seriamente in mano…) e raccontare il weekend delirio a Lesignano Beach.
Sfruttando la pazzia che contraddistingue i miei, che ormai da un mese ogni fine settimana vanno a Otranto (tipo che si fanno 1000 km, per dire…), io invito il mondo nella famosa residenza Nonc’era.
Raccolgono l’appello l’Ale (ribattezzata Punk), il Theo (ribattezzato Peo) e il Robbb (non ribattezzato…se volete potete rivolgervi a lui anche con Robba). Il Fede pacca, ma continuiamo a volergli bene.
I giovani eroi arrivano al casello di Parma attorno alle 19. I bastardi dovevano arrivare alle 18, ma qualcuno è arrivato tardi all’appuntamento, poi metti anche che qualcun altro stava andando verso Genova invece che verso Bologna…insomma…alla fine però arrivano. Li raccatto con la dile.mobile e ci dirigiamo a fare la spesa per il grigliatone serale. L’esselunga non lo sa ma ci ha gentilmente offerto una focaccia normale e una alla cipolla (vero Robba e Peo?). Compriamo una quantità spropositata di carne e minchiate varie (nonché Rum e succo –dietetico- di pera).
Nel frattempo il Filo (o Dilo, che dir si voglia), rimane chiuso fuori di casa perché non si era portato dietro le chiavi e inizia a smadonnarmi al telefono (certo che se lui è babbo…).
Arriviamo a Lesignano Beach per le 20 passate, contemporaneamente al mastro fuochista-poncharello-capodegliobiettori Calcutta.
Un problema di gravità immensa si pone subito: ma coma CAZZAROLA lo accendiamo il fuoco? Troppa sbattax fare la brace con la legna (nel frattempo si fanno le 21 e diventa realmente improponibile aspettare). Comincia il giro di telefonate per elemosinare la carbonella (glissiamo sul fatto che io volessi accendere il fuoco con la diavolina, perché “tanto sulla confezione c’è la figura del bbq”…). Fortuitamente scopriamo che il mio vicino di casa (e chi lo conosceva?) ostenta sotto un poderoso kit da bbq un saccone di carbonella. Io e Robba andiamo ad elemosinarlo.
Comincia la serata.
Il Calcutta e il Peo sono i veri mastri fuochisti. Il Robba inforca la chitarra e inizia a suonare “a richiesta”. Io assolvo al fondamentale ruolo di “mescitrice” di vino…tipo che vado a recuperare in cantina una damigiana di rosso…
Presenti ci sono anche il Filo e un suo amico (tanto per la cronaca) che a una certa ora cominciano ad ammorbare la sottoscritta perché vogliono andare a ballare in montagna (nessuno sarebbe stato in grado di guidare, tranne il fido Calcutta, che fa l’opera di bene).
La carne è finalmente pronta, mangiamo di tutto e di più. Beviamo di tutto e di più. Poi cala la palpebra. Io e Robba ci accaparriamo l’amaca, Punk si siede sul trono e Peo … non mi ricordo…ma dove cazzo eri seduto?
Ma di che cosa abbiamo parlato tutta la sera? Non mi ricordo proprio…cavolo cosa sono bruciata. Mi ricordo solo che a un certo punto è arrivato Frizzi (yo, yo, yo, yo) insieme a uno “simpatico personaggio” Giffi, Ciuffi, Gippi (coma cazzo si chiamava il “figlio illegittimo di Quinto?”) che non azzecca una battuta nemmeno a pagarlo oro.
Nel frattempo il Fede ha già chiamato 15 volte…ci mancavi un sacco pets de merda!
La serata prosegue nel delirio più totale, con Peo che ogni 2 secondi dice “però secondo me le salamelle sono ancora buone!”. Quanto cavolo ha mangiato il Peo? Troppo.
E, come se non bastasse intorno alle 4 di mattina, quando ti piglia una “certa” fame…di colpo mi sovviene che “ci sono ancora le patate nel bbq”. Previdenti come delle volpi ammaestrate avevamo fatto la patate al cartoccio, per i momenti di chemistry intensa…e puntualmente ce le eravamo scordate tutta la sera nel bbq. Peo e Punk le recuperano. Sono ancora calde…buone!!!
Si uniscono agli altri elementi anti-chemistry: marshmallows, cocacoline, chupa chups e… pan goccioli (quanto buoni sono? La Punk se li nascondeva addirittura nella felpa, per non farseli rubare da quello slovato di Giffi, Gippi…).
Poi arriva la Cleliassa che era stata a un matrimonio e il Peo, astuto e fatto come pochi le chiede “beh, com’è andata? Cioè…chi ha vinto?”…la Cle lo guarda e non capisce…come darle torto!
Alcune altre perle di saggezza sono emerse dalla serata…
“mmm mmm”
“tipo..per dire”
“Denver, ha gli occhiali e il nasone all’insù”
“da questo momento non sono più responsabile di quello che dico e che non dico, di quello che faccio e …….. non faccio”

verso il fine serata, quando tutti camminano strisciando io sono presa da una botta di iperattività e mi metto a pulire tutta la cucina. Sarà stato per il fatto che ho visto la morte in faccia…vero Robba? Tipo che mi stavi accidentalmente per dare fuoco? E che, per scongiurare l’incendio mi hai scaraventata giù dall’amaca? Mmm mmm
Peo collassa sul divano, mentre ci guardiamo un po’ di video musicali, a random!
Poi tutti a nanna, intorno alle 530. Io con la Ale e Ilario (eh eh eh …”ciao a tutti, da Ilario”), il Peo col Robbb (non voglio sapere cos’è successo!).
Alle ore 1030, qualche bel furbone di cui non faccio il nome,, ma il soprannome: Peo, decide di svegliarsi e di venire a rompere i coglioni. Il risultato è dei peggiori. Accende la tv perchè vuole guardare i cartoni animati della domenica su Italia 7. tipo, ammazzati! No, per dire…
A quel punto ci alziamo, facciamo colazione e il Peo prepara una torta (ragazze, è un uomo da sposare!) per farsi perdonare, credo. Dopo aver ripreso le fondamentali e primarie funzionalità vitali scatta la goliardia. Punk e Peo si fanno gavettoni a manetta (con pentole e la canna per innaffiare…), coinvolgendo anche un’ignara ragazza (a caso), al grido di “Aiuto Dile, mi sono tagliata sotto il piede, vieni a vedere. Che male, che male!”. Io arrivo bella preoccupata e comincio “Dove? Dove?”…doccia! bastardi!!!
Pranziamo, mille kg di melone per il Peo, e poi scendiamo in taverna a suonare (Robba) la pianola e a cantare (mmm).
Verso sera tornano i miei, e il Peo e Robba si presentano a petto nudo. Mmm, molto bene!
Dopo esserci ingozzati delle torte portate da mia mamma decidiamo che è ora di tornare verso Milano Bitch. Il viaggio di ritorno è caratterizzato da foto a random e da una canzone in particolare che ci fa fare una delle più grosse figure di merda della storia delle figure di merda.. (beh’…come altro avrei potuto spiegarla?).
La sera tutti nella propria casetta. Io abbandonata a me stessa vengo abbordata da un tipo sospetto (non faccio nomi perché mi vergogno!).
A quando la prossima?

La verità su...Lesignano Beach

Sarebbe bene cominciare da… FATTO?!?! BBENE! Anche se in realtà lasciamo Milano tranquilli, io Robba, dotato di robba, e Peo. E già il viaggio te lo spiego. Cmq Peo ovviamente al telefonino in autostrada... disgrasiaaa, prosegue dritto e imbocchiamo la Milano-Genova..bene. Dopo varie peregrinazioni nell’hinterland milanese prendiamo la via giusta per tabasco..La Nonc’era non si presenta all’appuntamento. Ci lascia aspettare. Poi giunge – sgommando – con la macchina rossa di sua mamma e il volume appalla. L’ale l’aveva chiamata quelle 15-16 volte.. Spesa. In previsione della chemistry abbiamo acquistato tantissime cagate, oltre ai 1000 kili di carne, tipo: marsh mellow, cocacoline gommose, chupa chups (per la par condicio), pangoccioli (applausi), bruschettini per l’ape. Peo e Robba hanno accettato volentieri la merenda offerta dalla Slunga di Parma. Abbiamo di comune accordo deciso di non acquistare i preservativi Tropical Fruit: la Comune Anni 70 inaugurerà quando tutti i componenti saranno presenti nello stesso luogo, e non essendoci il Dott.Rossi non ci sembravo onesto. Non si esclude nessuno. E poi non avevano il gusto cocco.
La Nonc’era aveva reclutato il Giaffo come fuochista, peccato che la Dott.ssa avesse scambiato la diavolina per la carbonella...alle ore 21 non avevamo ancora messo su il fuoco. Dopo varie consultazioni, decidiamo di seguire il nostro olfatto che ci conduce dai vicini di Palazzo Nonc’era: einFATTI (bene!) loro possedevano la carbonella! Robba e la Dile si introducono di soppiatto nel giardino adiacente alla tenuta e conquistano la carbonella. Peo si mette in divisa da combattimento che consiste in pantaloncini verdi e maglietta nera con frase tipo: “L’importante è farsela dare”..tipo.. E ci cucina la carne. Mangiamo tipo alle 23.. Appena finito il pasto frugale, sale l’effetto dell’aperitivo (vino rosso in damigiana) prolungato per due ore... Il Giaffo si offre di accompagnare Pisellino e Co in disco..che voglia...Noi ce la scialliamo..E partono 1, 2, 3 pit stop..ma dopo i primi due sinceramente l’ordine temporale della serata è andato a putsane. Nel senso che io non ricordo quando sono successe delle cose, se prima o dopo o durante, e non mi ricordo neanche alcune cose, ma so per certo che non sono successi fatti incresciosi. Quelli di solito me li ricordo. Quindi so che sono arrivati Frizzi YO YO YO YO e un suo amico, e poi la Cleliassa. Ma al 4° pit stop sinceramente non credo ci fossimo tutti..Peo per esempio ha iniziato a mangiare al 2°/3° e non ha più smesso fino alle 4, quando è crollato dal sonno. Robba e la Dile si sono ribaltati dall’amaca, Frizzi non l’ho più visto. Giaffo è andato a casa, dopo aver tirato una testata contro lo spigolo di una colonna..sticazzi. Beh comunque io e Nonc’era stranamente ci attiviamo e mettiamo un po’ a posto. Poi si finisce a guardare (…) video fino alle 5.30, quando svegliamo Peo e ci mettiamo a dormire. Io la Dile e Ilario (Ciao a tutti, da Ilario!) da una parte. Peo & Robba da un’altra. Ma Robba non può dormire causa respiro leggero del suo compagno di merende. Alle 10.30 qualcuno decide che è ora di alzarsi, ma non sto qui a dire chi è, dico solo che è quello che ha dormito più di tutti…Cazzeggio nel letto (caldo infernale), Ilario buttato per terra.. Seguono: Peo’s cake (perché si sentiva in colpa), colazione/brunch, docciaaaaaaaa, sole e gavettoni per la sottoscritta…T.V.U.M.D.B., pranzo a base di culaccia e melone anzi solo culaccia perché il melone noi non l’abbiamo manco visto...concerto al pianoforte di Robba, arrivo dei parents della Dile, accolti dal petto villoso dei due baldi giovani, merenda (buona..) e partenza.
Al ritorno eravamo tutti un po’ in sbattax.. però Robba e il Peo ci hanno fatto sbragare dal ridere cantando a squarciagola il manifesto del club PER TUTTI I FOSSILI: Senza dubbio degli Articolo 31. La macchina oscillava e la gente ci superava e ci insultava…degenero…per sopravvivere al rientro a Milano, alla separazione, all’inizio di una nuova settimana all’insegna del dolce fare niente, la malattia dell’estate.
Ciao a tutti, da Ilario!!!


Notte insonne, mal di stomaco e tremore alle gambe..

..prima di postare qualcosa - in terribile ritardo - sullo scorso wend a Lesignano Beach.. devo confessare che mi sento un po’ ridicola e boh esagerata magari, però oggi mia sorella ha fatto l’orale della maturità. E io sono stata malissimo. Ho dovuto restare fuori per 3/4 dell’interrogazione, che è durata un’ora povera Simo, perché mi tremavano le gambe. E sono stata sull’uscio di quella cazzo di porta, guardando le facce dei suoi compagni che ridevano e ascoltavano, come me, la piccola Simo. Era bella in panico stamattina. Solo in un’altra occasione ho visto quella espressione sulla sua faccetta, anche se in quel caso lei non era la protagonista della puntata. Diventa bianca cadaverica – peggio del normale - il viso le si smagrisce del tutto, e non parla. Stamattina è uscita di casa dopo essersi sparata il CD dei Limp Bizkit a palla.. Io esco con calma, mi fumo una siga e salgo le scale della sua scuola con lo stomaco chiuso. Mi tremavano le gambe. Poi aspettiamo, io leggo per i cazzi miei, lei inizia a muoversi come un nonsochè: non è stata ferma un attimo. E mi ripeteva Freud: Es Io e Super-Io. E urlava. Io che le dicevo di star buona e di contenersi..lei che mi rispondeva: “Sono abituati i prof!!”. Poi tocca a lei: 13.20. Fa un orale da paura, è stata brava. Io ovviamente fuori mi sono messa a piangere. Ma come cazzo sto??? Male. Verso le 14.00 entro. Volevo portala via, volevo urlare: “Bastaaaaaa, le avete rotto i coglioni a sufficienzaaaa!”. E’ piccola!! No, non è piccola. La guardavo mentre si destreggiava con l’inglese, la fisica e il francese ottimo e la scena muta in spagnolo.. e ho proprio pensato: cazzo com’è grande. E ho appurato ancora una volta di come non possa fare a meno di lei. Davvero.


Se ti dicono di alzarti tu siedi
E quando siedono tu alzati in piedi
Non aver fede solo in quello che vedi
Insegui i sogni fino a quando ci credi
T’insulteranno a gran voce e tu ridi
Ti chiuderanno la bocca e tu scrivi
Se ti picchieranno e ti imporranno divieti
Tu fatti beffa dei tuoi padroni
E canta i loro segreti

Thursday, June 24, 2004

dolce far niente

Ho un problema: non ho più voglia di studiare. Non ce la faccio più. Non mi era mai capitato prima, ma non riesco più a mettermi davanti a un libro. Sono la classica persona che fa tutto all’ultimo momento. L’ho sempre fatto anche al liceo (con ottimi risultati, per altro, tanto che non ho più cambiato tecnica!) Ma adesso non ce la faccio più neanche a fare così. Che cosa accipuffolina mi sta succedendo? Forse tutto è cominciato da quando l’anno scorso ho deciso di non fare esami a settembre e di prendermi una vacanzona di due mesi per fare il coast to coast. È stata una decisione difficile per me, perché sono sempre stata una ligia al dovere e superorganizzata. Certo, ne è valsa la pena perché il coast to coast è stata una delle esperienze più belle della mia vita, ma sono inevitabilmente rimasta affascinata dal “dolce far nulla”. Come si fa a studiare d’estate? Vedi tutti che si divertono, passano le giornate in piscina, fanno i preparativi per le vacanze…e tu? Tu devi studiare. No, no, no! Io mi ribello! Voglio andare in giro in bicicletta, prendere il sole, andare al mare, ai festival, alle sagre paesane….Certo, la colpa è tutta mia, se mi fossi organizzata per tempo avrei potuto preparare 1000 esami, togliermeli dalle palle e fare anche tutte queste cose. Invece no, ho continuato a procrastinare. Come al solito arriverò con l’acqua alla gola…a fare 3 esami a settembre! Che nervi! Solo la solita rincoglionita! Me la posso solo prendere con me stessa…e questo mi fa ancora più incazzare.
Vabeh’, ognuno si deve prendere le proprie responsabilità.
È un periodo di profonda inquietudine, forse perché mi rendo conto che un altro ciclo della mia vita sta per concludersi…e la cosa mi spaventa ed elettrizza allo stesso tempo. Amo i cambiamenti, ma è implicito che quello che non riesco a tenere sotto controllo mi atterrisca…e allora mi paralizzo e continuo a pensare, riflettere, andare in paranoia. Sto diventando abulica. Pessimo. Sono sempre stata una molto determinata…in realtà lo sono ancora, ma solo per le cose che mi interessano veramente, e, che ora, non coincidono con lo studio. Mi sembra un cliché assurdo mettersi davanti ai libri a 24 anni. Non ce n’è più bisogno, siamo realistici! Eppure lo dovrò fare prima o poi (meglio poi…).
Vivo nell’incertezza e per me è come non vivere. Forse sono troppo metodica. Se le cose cominciassero a stabilizzarsi, una alla volta (studio, vita amorosa…), sarebbe meglio…
Più che un post questo è uno sfogo, a puro sfondo terapeutico!
(metto su i sigur ros –che mi rilassano- e vado a lavorare sulla tesi…sono irrecuperabile).

Tuesday, June 22, 2004

Mamma butta la pasta!

Non mi esprimo sulla nazionale, non ho voglia di scrivere bestemmie. Cmq oggi giornata poetica. Alla fine mi sono svegliata alle 10.40 poi però dopo colazione, ho dovuto per forza rimettermi a letto. Zero voglia di alzarmi, pesantezza agli occhi,senso di inadeguatezza per la giornata già iniziata e per di più uggiosa da dio, malinconia perché la dile non c’era e anche un po’ di tensione perché al pomeriggio dovevo iniziare lo stage da Fnac.
Vabbè alla fine mi leggo Vanity Fair (quello con Vicoria Adams in copertina che si è fatta anche ritoccare perché non era abbastanza bella…vabbò) a letto, coperta perché avevo freddo. Poi alle 12.15 mi ripiglio e mi attivo. Alle 15.15 vado in box e smadonno quei 15-20 secondi contro mia sorella: era uscita col suo motorino, il MIO casco e l’altro casco per caricarsi qualcuno. Quindi l’ale ha dovuto risalire a casa prendere il casco della simo e riscendere in box. Ho chiamato mia sorella e nn mi ha risposto. Cmq salto sul motorino e già il nervoso era tanto: 15.24. Appuntamento da Fnac ore 15.30….bene.Arrivo (in ritardo) e già bacio il suolo perché la mia guida è stata modello Valentino Rossi. Per fortuna da Fnac c’erano tipo 4 incontri..delirio generale..quindi prima faccio un tour del negozio con una tipa e poi scopro che non devo fare nulla se non seguire gli incontri..lo stage inizia martedì.. Dunque mi sparo concerto acustico di: Luciferme (e li accompagno alla macchina con tutti i loro strumenti), MadreBlu (compare Syria tra il pubblico), Casa del Vento (fantastici) e….Delta V. Spettacolo. A parte il freddo che c’era nel forum causa aria condizionata, cmq mi sentivo troppo bene. Praticamente mi è venuta la scimmia di comprarmi ogni cd presente. E di fare la rockstar. A parte che la prima canzone dei MadreBlu era strabella…parlava di angeli e già ero in estasi…poi anche i Casa del vento hanno cantato una canzone scritta per la mamma di Carlo Giuliani (Al di là degli alberi, titolo del cd) che era troppo bella. Tipo che a me è venuto il magone quelle 3-4 volte oggi pomeriggio.. cmq resisto (barcollo ma non mollo) e vabbè mi faccio i miei viaggi mentali e penso al mio angelo e a mio nonno e poi esco a fumarmi una siga perché ci sta. Fuori caldo e casino, ma nn il casino che c’era dentro Fnac. Dentro c’era quella magia che solo la musica riesce a creare, c’era condivisione, c’era gente che ascoltava, gente che curiosava, gente che cantava, però si sentiva un clima molto caldo (nonostante il freddo chimico), se non altro per la musica, perché la musica anche se non conosci chi canta o chi suona, o le parole, se è bella è bella e non ci sono cazzi. Invece fuori c’era un porcaio di gente che so che non centra nulla con me. Oppure che non voglio che centri. Poi arrivano i Delta V.. a parte il check sound esageratamente lungo..cmq suonano 4 pezzi nuovi acustici (roba strana per loro) però gran belli…ecco ho dovuto comprare il cd. C’erano delle frasi che volevo troppo risentire. Penso che questo stage sarà deleterio per il mio c/c..se vado avanti con una media di 2 cd al giorno sto fresca…Ma mi piace già.

Sunday, June 20, 2004

Mai dire mai...

Niente prometteva bene ieri pomeriggio: alle 5 ho avuto una crisi. Si mette a piovere, ma fa caldo, qualcuno mi bidona, la noia la noia la noia si impossessa di me, ma decido di combattere. Inizio a mandare messaggi, qualcuno mi cerca, qualcuno si rimette in gioco, e anche io mi rimetto in gioco. Chatto un po’e magicamente si mette in piedi un gruppetto per fare ape sui navigli. Bene. Compro il biglietto del tram e mi piazzo alla fermata del 3.
1° botta di culo: la Pisa mi chiama e mi fa: “Ti passo a prendere”. BELLA. 2° botta di culo: ore 20, la Pisa posteggia in VIA ASCANIO SFORZA DI FRONTE ALLO SLICE. Troppo figa. Mangio poco (anche perché l’ambita pizza era al tonno e peperoni, vafff...), ma mi diverto già di brutto, a parte il telefonino che non smetteva mai di suonare, fosse sempre così... 3° botta di culo: il bussolotto di Secol1. Io Secol1 e la Pisa usciamo per farci un pit stop e non pochi ci chiedono “Ce n’è anche per noi?!”. Ci si incammina verso Porta Ticinese. Formazione: Panca, Pisa, Secol1, Sissa, Marta, Amicamarta, la Mela. Nella vetrina di Surplus verso le 23 dovrebbero suonare Simone e cantare Giorgioneri(alias BABOLLA)…in realtà aspettiamo un po’ per vedere la loro performance, ma il fatto di essere AMICIDELLESTAR ci dà diritto esclusivo di ottenere la maglietta di Andrea Zanna. Strafiga. Tutti la indossiamo. Intanto il gruppo si è ingrandito: sono arrivati Fede, Robba, Theuzzo, LAIDANAINALAIKA + Max e direi altri, ma nn li possiedo. Incontriamo Sbabbry, Bella Zanca, Liga Vale ecc. Presto arriva il momento dello show. Special Guest: Alberione! Canta anche il Fede, ma mi perdo More than words…4° botta di culo (Secol1 aveva dimenticato nella mia borsa il bussolotto…ecchevelodicoaffare che io e la Pisa ci facciamo un altro pit stop e Robba ci sgama). A questo punto inizia il vero delirio: ci incamminiamo in direzione Colonne, camminando non molto compatti e là il gruppo si sgretola per svariati motivi: crepes, birra, baccagliamento…incontriamo Livolsi, da solo, portato in giro da un ombrello. Rimaniamo li in mezzo alla folla. Si propone Fanfulla. 5° botta di culo: siamo in 5 e Theuzzo propone di raggiungere il Fanfulla con la sua mobile. BELLA. Si posteggia di fronte e inizia il gioco dei saluti. Io rido. Mentre si ricompatta il gruppo al Fanfulla io e il Teo ci facciamo un giro per le bancarelle, e io ovviamente acquisto. Si fanno 1500 foto circa e si aspetta di poter suonare, ma ci va male. Ci sbattono fuori dopo 5 minuti (sistema di misurazione del Fanfulla: 5 minuti = 45 minuti di permanenza nel locale, giusto il tempo di farti venire sete, ordinare, bere e sbatterti fuori). Sale la chemistry (no Fede, non quella chemistry purtroppo). Babolla mi propone un Kebab. Bene. Entriamo ad ordinare alle 3.40. Babolla esce vittorioso alle 4.10. Un Ke-BAB davvero sofferto. Io lo aspetto un po’ fuori un po’ al tavolo 5 con Buegrasso. Faccio fatica a finire il panino, era buono però. In 3 picosecondi spariscono Theuzzo e Babolla. Rimaniamo io Fede Mela e il Robbb. Squilla il telefono della Mela: ore 4.30. Fede si butta nel naviglio, io e Robbb tentiamo invano di stargli vicino, ma gli si prospetta un’ora di solitudine. Lo salutiamo e parte la maratona. Mentre camminiamo sorreggendoci l’un l’altra iniziano a cantare gli uccellini (sti cazzi) e se non fosse per le nuvole che oscurano un po’ il cielo, sarebbe già ben chiaro. C’è movimento in giro. Raggiungiamo la RobbaCar. NON VI DICO DOV’ERA. Mi porta a casa. Ore 5.10 entro in casa. Mi sbatto a letto ma il sonno non c’è più, bevo 5 litri di acqua e mi lavo 2 volte i denti. Maledetto BABOLLA. Cerco di prendere sonno accertandomi che il Robb sia arrivato a casa. E’ arrivato. E ha il mio stesso problema: gli uccellini che cantano. L’unico problema dell’andare a letto la mattina presto è prendere sonno con gli uccellini che cantano. Ma è sempre strabello lo stesso.

Friday, June 18, 2004

riflessioni notturne..

Stasera ho avuto una rivelazione importante (grazie al mio sentimental trainer che saluto). Tra l’altro era una cosa cui pensavo da un po’ di giorni. Mi chiedevo se ci fosse qualcuno che legge costantemente il blog (oddio costantemente è un parolone...vabbè bypassatemelo!) e che non commenta. Perché secondo me stiamo prendendo una piega un po’ tipo setta. Mi spiego: i riferimenti, gli argomenti, le persone citate, forse non stimolano la chiacchiera o il commento generale. Non vorrei che intimorissimo chi legge e ci conosce, ma non conosce le situazioni o le persone citate perché facenti parte di un mondo troppo piccolo.. per carità io ci scrivo quello che voglio sul mio blog, però mi pongo questa domanda: a chi cazzo gliene frega della mia festa di compleanno se non alle persone presenti? Se mia cugina legge il blog, secondo me non le viene da scriverci su. Perciò, Dile, ti butto sta riflessione: voglio scrivere quello che mi va, ma voglio anche essere stimolante (non fate pensieri impuri!), nel senso che mi piacerebbe che se uno legge e mi conosce (e domani, chissà…anche uno che non mi conosce) sia tentato di dire la sua. Ovvio che se gli racconto del Cesenate del bagno turco magari non gliene frega un cazzo (tra l’altro più visto il Cesenate, magari è negli States..!), però potrebbe filosofeggiare sull’ambiente bagno turco se io lo stimolassi in quel senso..oddio..mi sto perdendo..mi sono fatta capire?!devo smetterla di drogarmi.

Ah: la notte tra sabato e domenica anche a milano si prova la notte bianca (sempre che non capiti un altro black out). Io voglio assolutamente girare come una sbarellata fino a mattina. Quindi da domani presserò i miei per mandarli fuori dalle palle.

Thursday, June 17, 2004

vol.2

come promesso il Vol.2 delle foto...
dopo il taglio della torta è successo di ogni...
la panca si è completamente lasciata andare, come testimoniano le foto...
qualcuno le ha anche messo la scarpetta di pancarentola...chevvoletedipiù?

non ho messo tutte le foto piccanti...se c'è qualcun'altra che volete vedere fate delle richieste, che magari vi accontento!



Wednesday, June 16, 2004

stella, stellina

Oggi mi sono presa una bella dose di “calura” milanese. Sono tornata a casa distrutta, sfinita. Dopo aver pranzato da Giulio, io, la Ale e la Boniards decidiamo di andare a fare shopping in centro. L’idea si rivela infruttuosa e infausta. Io rimedio un paio di orecchini con le stelle (che non si dica mai che torno a mani vuote dallo shopping!), tanto per abbinarli al vestito di Iridella…Ultimamente ho una passione sfrenata per le stelle...penso che me ne tatuerò una.
la Boniards prende un burrocacao dell’aquolina (al mirtillo??), la Ale zero sacchetti… Lo shopping ci debilita altamente, tornare in Porta Romana è un’avventura delirante. Poi ancora verso lo Iulm, per recuperare i rispettivi mezzi di locomozione. La Ale in 5 secondi arriva a casa in motorino e può collassare in santa pace. La Boniards in una mezz’ora torna a Pozzangerville. La sottoscritta si fa 45 minuti di autostrada + 30 minuti di coda pazzesca in tangenziale a Parma (ma zio pony…) + 15 minuti di provinciale per arrivare a Lesignano Beach.
Arrivata a casa non riesco nemmeno a salutare…mangio, come un automa (non mi ricordo nemmeno cosa) e corro a fare una doccia infinita (col docciaschiuma al cioccolato…). La doccia ha un forte e misterioso potere rigenerante. Ora sono come nuova e profumo di cioccolato. Mi metto gli orecchini “stellosi” e vado alla Volpe…
Voi godete con le foto del comple della ale…Vol.1
(A domani il Vol.2, quello piccante…)







Tuesday, June 15, 2004

pancarentola

Dato che la Dott.ssa Pancaviz non proferisce parola…comincio a raccontare io.
Domenica abbiamo festeggiato il passaggio al suo 24esimo anno di età…mega festone.
Io e la Cleliassa partiamo da Lesignano Beach alle 17 (C.E.T.), sempre con la mitica alfa, e arriviamo a Milano in tempo record, considerando le code a tratti e l’incolonnamento al casello. Ma la domenica quanti imbranati ci sono per strada? È allucinante. Vabeh’ che io quando guido sono veramente intollerante, ma c’era da diventare matti…
Cmq, ci passa a prendere Theuzzo, con una puntualità imbarazzante che corriamo addirittura il rischio di arrivare in anticipo, se non fosse stato per il fatto che tutti (e sottolineo tutti: Pancaviz e Fede compresi) ci perdiamo per trovare il parcheggio. Morale della favola: arriviamo al “Pelledoca” con un’abbondante mezz’ora di ritardo.
Alcune cose importanti da sottolineare. La Ale, mitica festeggiata, si presenta con il fantastico vestito fuxia con topolino (preso a Bo), super trucco, tacchi. La sottoscritta si presenta in versione ultrafemminile (com’è stato sottolineato dai più, sbalorditi: “wow, ma la dile stasera è vestita da vera donna!”) con i jeans (immancabili) e una canottiera/vestito pieno di stelline (ribattezzato dal Fede il vestito di Iridella, per chi si ricorda il cartone animato, io non l’ho mai visto…) e tacchi (ebbene sì, è questa la cosa scioccante).
Abbiamo mangiato un sacco, e benissimo, per non parlare del vino, dei mille brindisi…
Il Theuzzo mi “gazzava” i ravioli dal piatto, però poi ha spartito la sua tagliata e mi ha dato tutti i calamari e i polipetti dell’antipasto. Gnam, gnam.
Non si sa come (ah ah ah ) ma il bicchiere della Panca era sempre pieno fino all’orlo (forse perché accanto a lei c’erano Fede e Theuzzo? Solo una supposizione…)
Prima del taglio della torta la Pancaviz raggiunge un tasso alcolico invidiabile e i suoi freni inibitori sono ormai un lontano ricordo.
Tutti gli uomini presenti fanno con lei “il passaggio del limoncino”, chi vuol intendere intenda… ben presto questo rituale tribale trascende e diventa solo una banale scusa per baciare la Panca, tanto che ogni uomo che metteva piede nella stanza dei festeggiamenti doveva baciarla per forza al grido di “scusa, scusa, è il suo compleanno, le DEVI dare un bacio”. Ecchetelodicoaffare Panca che hai fatto il pieno! Ah ah ah
La serata finisce con l’Ale sempre più “zo ‘d testa” e con Theuzzo che mi prende in spalla e mi porta in braccio fino alla macchina (coi tacchi avevo problemi ad attraversare il parchetto che porta al parcheggio…poi il vino ha fatto la sua parte…)

Vai Panca, racconta te le chicche più gustose della serata, la mia era solo un’introduzione…d’altra parte la festeggiata sei te! AUGURIIIIIII!!!!!!!

Ps: lo so che tutti vi starete domandando come sono andate le elezioni a Lesignano Beach… ebbene…non come speravamo. È stato riconfermato il sindaco uscente. Non ci si lamenta, però eravamo tutti speranzosi che ci sarebbe stata una svolta…

Sunday, June 13, 2004

Oggi mi sento un dio..domani non sto in piedi

“La questione si ripropone: Buoni o cattivi? Giusto o Sbagliato? Questa non è la fine…”
Così è cominciato l’ennesimo concerto di Vasco a S.Siro…se l’andazzo diventa quello di un concerto di questa portata all’anno, beh il buon Blasco ha davvero i giorni contati…
Innanzi tutto lo show: alle 19.15 sale sul palco Simone e canta, davanti ad almeno 60.000 persone, tre suoi pezzi e “Bambolina”, del mitico Massimo Riva. Incredibile la folla: tutti cantavano (io avevo sentito un paio di volte solo il pezzo che ha portato a Sanremo) e osannavano il pupillo (che si spara tutto il tour di Vasco…ecchevelodicoaffare..); l’anno scorso i supporter erano fischiati (Articolo 31 per esempio). Poi alle 19.45 è la volta di questo gruppo mexicano,“KIKI” o KiKazzoSieteBastaKeSpariteKeStateFracassandoiTimpani..alcuni spunti carini, ma cmq mezz’ora di martellamento esagerato.. Infine, alle 19.30 circa arriva lui…Luca De Gennaro! e mette su dischi per una buona mezz’ora animando il tutto con dei cartelloni che venivano inquadrati e messi sui maxischermi!Così almeno le ultime due ore sono passate.. alle 21.10 inizia il concerto e non sto qui a commentare pezzo per pezzo perché ogni canzone ha una sua storia e un suo perché... Un momento di pura FOLLIA alla Vasco è stato quando è tornato sul palco dopo una delle sue “pause” (questa volta almeno 5..), con la felpa arancione della copertina del nuovo album, il cappuccio alzato, gli occhiali da sole (immancabili..), ed è partita “Bollicine”, cantata però da tutto lo stadio (io dico la mia: lui è uscito sul palco ed ha iniziato a vagare cercando di dare UN SENSO A QUELLA SITUAZIONE, e secondo me si è dimenticato il microfono..)..Arrivati al punto “Coca Cosa?!” si avvicina, anzi si appoggia al buon Golinelli e gli rivolge la domanda fatidica, per ben due o tre volte...E il Gallo che gli rispondeva "COCA COLA!!!"urlando nel microfono..E’ davvero sempre più sbarellato, occhio lucido, azzurrissimo, completamente a palla, mai uno battito di ciglia.., qualche svista qua e là..
Non sto qui a ripetere a me stessa che cosa significa andare ad un concerto di Vasco, se non che mi trovo quasi sempre d’accordo con lo striscione che dice “I nostri pensieri..le tue parole”. Catartico, cinico, reale, duro, dolce: quello che penso o vivo, lui lo racconta, lo vomita, lo piange, lo celebra.
Incantevole il pezzo Band solo…con effetti di grafica da paura, e immancabile il saluto a Massimo.
Ah.. questa volta ha pescato dal cappello “Portatemi Dio”, “Cosa succede in città” “Brava Giulia”...e la mitica “Domenica lunatica”, su richiesta della Simodai piedigonfi(degenero).


Thursday, June 10, 2004

Harry Fotter

Oggi ho scoperto due cose che mi hanno sconvolto la mattinata...

Tutto si ricollega a domenica sera quando, col fido Calcutta e la partecipazione di Frizzi, sono andata a vedere Harry Potter e il Prigioniero di Azkaban. Gran bello, devo ammetterlo. Io adoro Harry Potter, tira fuori la bambina che c’è in me, tutte quelle magie…mi piace, mi piace…
Ebbene, il terzo film della serie è diverso. Si nota un certo cambiamento rispetto ai 2 precedenti. In effetti quelli erano stati diretti da Chris Columbus.
Questo no. Questo l'ha diretto Alfonso Cùaron. Ma com'è possibile mi chiedo...lo stesso regista di Y Tu Mamá También (credo che tutti abbiate presente il film...due giovani adolescenti e una trentenne che partono per un viaggio in auto, durante il quale nascerà uno strano “triangolo” –per dirla in modo elegante) che ora parla di tutt'altro tipo di fantasia...
Ma quello che ancor di più mi lascia basita è che il quarto episodio H.P. e il calderone magico (di cui ho il libro sul comodino –eh eh eh ) è già in lavorazione, e indovinate un po’ chi è alla regia (se prima ero sbalordita ora sono assolutamente sconvolta)… Mike Newell, il regista di Donnie Brasco…NON E' POSSIBILE!!!
Ora continuo a pensare a Harry Potter che ogni 2x3 dice a Hermione e Ron (Müesli) … “ecchevelodicoaffare!!!”

Wednesday, June 09, 2004

nel bagno turco...

Ieri sono andata in palestra a fare acquaGIN con il mitico Antonio. Lui era disperato perché noi non lo cagavamo proprio, concentrate sul fatto che avevamo fottuto ben 2 corsie della piscina a tutta la gente che voleva nuotare...eravamo soddisfatte perché in realtà ieri tutti ambivano ad entrare in acqua..visti i 30 gradi di milano! Cmq Antonio cercava lo stesso di ottenere consensi. Ad un certo punto, all’ennesimo: “Su su su, un po’ di energia a fare ‘sti esercizi….”, si ferma, ci guarda veramente scaglionato e fa: “Macchevelodicoaffare a voi…” e, scrollando la testa, si siede per ripigliarsi dagli inutili sforzi.. Finita la lezione mi dirigo verso il bagno turco.. di solito varchi la soglia del bagno turco e ti aspetti molto in termini di incontri, perché lì si è un po’ tutti rilassati, poi c’è tanto di quel vapore che a malapena riesci a distinguere le figure dei coinquilini, e ti senti un po’ come in un confessionale…All’interno trovo una tipa sdraiata che dorme , un'altra che si sfoga perché se non chiama lei lui non la chiama, insomma depressione totale..ma non mollo, perché, prima o poi, il bagno turco ripaga. E allora mi sdraio e aspetto. Dopo 30 secondi arrivano, in ordine: il benzinaio, il Cesenate e l’amico del cesenate…Allora il primo dice che ormai tutto il Vico Cenisio (la mia palestra) va da lui a fare benzina (seeeeee!). L’amico del Cesenate ha la funzione di fare dei versi durante la conversazione e annuire o scrollare la testa. Punto. Non fa niente altro nella vita se non la spalla mal riuscita del Cesenate, che in realtà non ha bisogno di una spalla: lui è un one man show. Il Cesenate già si distingue per l'entrata trionfale, dicendo “Figa, Sssccono tutte uguali…”. Allora io mi sono subito ripigliata, ma senza fare una piega rimango simildormiente. E ascolto, con un prurito crescente ad ogni cazzata che dice il bellone di Cesenatico. Lui è stato in America, tipo a fare uno scambio, non so quando né quanto perché cmq la permanenza negli States non gli ha levato quella “eSSSCCe” tipica. Beh là deve aver conosciuto sta tipa, tal Simona, secondo me figlia degli ospiti americani, che ogni anno lo vanno a trovare (spero non a Cesenatico). E lui voleva la storia, mentre lei non ho capito se ha fatto un po’ la puttansuora o che, beh cmq è finita. Ma lei si fa sentire 1 volta al mese con una mail…del tipo "dai continuiamo a sentirci".Ieri era arrivata la sua mail, che iniziava così: “Dear penfriend…”. PESSIMA... Il cesenate scarica una cifra di insulti perché lui non c’ha voglia nè di leggere nè di scriverle, perchè dice che se deve scriverle 30 righe ci mette mezz’ora e non ce la può fare. Esige di più, CASZSZSZSO, vuole vederla e sentirla più spesso.Oppure niente.
Il benzinaio gli chiede se le ha risposto. Il Cesenate lo guarda, tra il vapore del bagno turco, e dice “Sì. Ho scritto: Qui tutto bene.” Basta e avanzszszsza. E il benzinaio: “Potresti fare 2 settimane qui e due a New York... mica la porterai a Cesenatico, fa cagare!”. “Certo che voi non capite proprio un cazszszszso!1 settimana qui e 3 a Cesenatico, è stupenda!”. Ho dovuto dare il meglio di me per fingermi rilassata e soprattutto per non ridere. Fatto il pieno, mi alzo e sempre immersa nel vapore, lascio il bagno turco. Fuori mi aspetta un mondo crudele e difficile. Spero di rivedere il Cesenate molto presto...

Monday, June 07, 2004

Tamarroland!

sono bella stanca..oggi Gardaland, senza quella paccara della dile..ecchevelodicoaffare che non riesce più a lasciare Lesignano Beach, vabbò..dunque Gardaland spacca, nel senso che torni morto, soprattutto per la caldazza: avrò fatto quelle 1000 docce oggi..e poi code interminabili..siamo sempre stati in coda..siamo anche arrivati ad un orario improponibile..tipo mezzogiorno e non dico per colpa di chi..cmq a parte il caldo sono rimasta sconvolta dal quantitativo spropositato di ragazzine dotate di tette esagerate e vestite in maniera assurda..ma i genitori non si vergognano di far uscire conciate così le figliolette?per andare dove poi?a Gardaland!!Io mi sono presentata in bermuda e canotta e ho passato tutto il girno a tentare di non vomitare di fronte a top succinti, pantaloni super aderenti, perizomi in bella evidenza costituiti da un filo interdentale dotato di brillantini..madonna che schifo..
e poi tamarri a non finire..nessun bilanciamento tra presenze maschili(tutti osceni, puzzolenti e tamarri) e femminili (volgarotte, ma questo particolare non desta lo stupore nei maschietti...anzi!)
Cmq orgogliosissima dei miei bermuda, della canotta con la scritta ENJOY sulle tette (non sto qui a ripetere il commento di Robba...), del marsupio, delle All Star coi buchi e delle calzette con le righe.
E sti cazzi se babbos non capisce proprio un cazzo.

"L'amore non bisogna implorarlo e nemmeno esigerlo. L'amore deve avere la forza di attingere la certezza in se stesso. Allora non
sarà trascinato, ma trascinerà"
(Hermann Hesse)

Sunday, June 06, 2004

yo, yo, yo, yo

…la serata è proseguita con una grigliata dei poeti e degli artisti polacchi, omosessuali, tossicodipendenti, morti suicidi a 16 anni buttandosi dal Volga (anche un po’ laidi).
Il covo maledetto del ritrovo è la casa di Willy, detto anche il bastonato (n.d. giaffo). Arriviamo che già la tavola è stata profanata. Gli altri commensali sono: Giaffo/Calcutta (il poncharello della situazione, un po’ per via degli occhiali a specchio, un po’ perché è l’uomo che a Lesignano Beach fa rispettare la legge, in quanto capo degli obiettori); Tommy (l’uomo che beve alla goccia qualsiasi cosa); Viro (“oi fi, vai dai tuoi amici all’Arena?”); Fo (sornione, ammicca alla donna di Bratislava del padre di Willy); Frizzi, detto anche Spugna –chi vuol intendere intenda- (“yo, yo, yo – YO, YO, YO” petto nudo, ubriaco, arrostisce la carne); Lara (per fortuna ci apre, perché se aspettavamo “i peggiori” rimanevamo fuori).
Si celebrava il 33esimo compleanno del Willy. Alcune note distintive della serata sono state:
1. l’aulicità del linguaggio (come dice Tommy le “madonne” servivano da punteggiatura)
2. la locuzione “puTSFPHana” (nota a piè di pagina)
impronunciabile, senza averla sentita almeno una volta.
3. i ragazzi si rivolgevano uno all’altra con vezzeggiativi del tipo “oi stronzo”, “faccia da merda”…
Compiendo Willy 33 anni il Giaffo e Tommy hanno ben pensato di fargli omaggio di un crocifisso, comprato alla bancarella dei gadgets che c’è dietro al Battistero. Racconta il Giaffo che erano anche stati tentati dal kit completo per l’estrema unzione, comprendente: croce, acqua santa, mini-turibolo, mini-bibbia, la stoletta viola.
Tutti si insultano a vicenda, colpendosi nei punti deboli. Ex: “sei una suora!” (rivolta al Giaffo per via che da un po’ di tempo va a casa presto), “c’ho da fare in giardino” (sempre rivolta al Giaffo. Infatti è la scusa che propina più di sovente quando non ha voglia di uscire!), “c’hai il debito/guinzaglio” (riferito a chi ha la morosa e deve rendere conto a lei di tutto e tutti)…
Partono anche ragionamenti filosofici filo-intellettuali, cinefili, sull’estetica, sui gossip paesani, sulla coprofagia…
Dopo l’imbrescamento generale sono partiti i discorsi più disparati, Willy rideva in modo sguaiato a dir poco (da classico “cattivo” dei film). Si pretendeva di parlare di cose “intellettuali”, ma ognuno parlava da solo. Pessimo.

(grazie al Giaffo che ha contribuito alla stesura del post).


(nota) Un giorno due amici di Frizzi si recano in discoteca. Dopo una serata monomarca si avvicinano gagliardi e molesti a un divanetto, su cui giaceva una ragazza bellina (n.d.giaffo: erano ubriachi!). Uno di loro, con fare da sbragaverza, fa indietreggiare l’amico al suono di “faccio io” e alla tipa: “scusa, sei da sola?”. La tipa, arriccia il naso e si volta schifata. Il nostro eroe alquanto indignato e alterato le picchietta sulla spalla e le fa “ripeto…sei da sola…puTSPHana?”

Saturday, June 05, 2004

la matta, la spettinata e l'ammorbata

La giornata odierna, non ancora conclusa, si è evoluta secondo le seguenti modalità…c’è chi ha sostenuto un esame (con ottimi risultati…ecchevelodicoaffare…), chi è arrivato in uni a dare supporto in tenuta spiaggiaiola…
Dopo i convenevoli di rito post-esame, ci siamo dirette verso la dile-mobile: modello alfa 33 grigia metallizzata, coi dadi di peluche (stile bianco, rosso e verdone, per intenderci…). Posteggiata al sole. Essendo le ore 12.30 all’apertura dell’autoveicolo si è sprigionato un vento caldo proveniente dal deserto che non ci ha più abbandonato. In quest’avventura non eravamo sole, con noi c’era la compagna cleliassa, di nero vestita, sempre più sbarellata. Visto la temperatura gradevole e sopportabile (ci scendevano i goccioloni lungo la schiena), decidiamo di non uscire a Parma, ma di proseguire per Bologna. Perché vi chiederete? (ma anche no…la risposta è implicita). Perché il sabato c’è il mercato in montagnola…chevvicredevate? Quindi arriviamo a Bologna fradice e con una fame che spettina (ore 15), perché la dile non si voleva fermare all’autogrill, né per dissetarsi, né per assolvere a funzioni fisiologiche..
Quindi si posteggia in centro, all’ombra, e si rimane 15 minuti davanti al parchimetro, un po’ a capire come funziona, un po’ a prendere la brezza marina.
Ci rifocilliamo, tra un negozio di scarpe e l’altro. Ci avventuriamo per il mercato, ma non per spulciare tra le bancarelle. Le mete reali erano ben altre:

1. scout. Lo troviamo inseguendo i sacchetti dei passanti, sempre più frequenti sul nostro cammino. In realtà sapevamo benissimo dov’era, ma col bordello del mercato ci sarebbe servita una visione aerea. Entriamo, e per la cleliassa è l’inizio della fine. Sta male, continua a entrare e uscire dal negozio in preda ad attacchi di un morbo non ancora identificato. Noi con la bava alla bocca guardiamo ogni singola maglietta e poi comincia la punta. Conosciamo Fabrizio, è lui che ci illumina sulla strada di Damasco (non tutti gli uomini sono babbos). Ci proviamo quelle 1000 (bille per chi ha il raffreddore, tipo la cleliassa!) magliette, con Fabrizio (vecchio marpione) che apre le porte dei camerini (con scuse del tipo “fammi vedere cosa stai combinando con quel vestito!”), fa apprezzamenti ed elargisce preziosi consigli (“i reggiseni vanno eliminati”, “questo tiralo più su”, “questa maglia è troppo anni 80. Te la senti di rischiare?”… ). Alla fine 62 euro per l’ale e 82 per la dile, game over per la cleliassa.

2. la montagnola. Pieno di pula (pulotti)…per via di una manifestazione tribale (gran bella, però proprio non ci voleva!). Cerchiamo di attirare l’attenzione di mille marueghi, ma nessuno se la sente di fare il kamikaze con tutte le camionette che c’erano, e i cani bastardi. La cleliassa ha un tracollo. Anche perché aveva conservato i suoi risparmi apposta, resistendo a mille tentazioni dalle bancarelle.

Ce ne andiamo, anche se qualcuno (la dile) voleva comprare ancora…la maglietta con l’ispettore zenigata… (noooooooo!).
Recuperiamo il bolide, sommerso di fiori rosa. Dentro gran fresco. Partiamo in sgommata (come sempre) e prendiamo una via a caso (tanto si sa, tutte le strade portano a Parma!)…in realtà stiamo per finire in camporella (senza il commesso…) attorniate da extracomunitari. Poi finalmente recuperiamo la bussola e entriamo in autostrada. La cleliassa in tempo zero russa. La dile cerca di vedere la strada tra pezzi di fiore e scagazzate sul vetro. L’ale suggerisce “ma perché non pulisci il vetro?” la dile (astuta!) “capirai se c’è l’acqua!”. Arrivate a Lesignano Beach, con un movimento fortuito e inconsulto la dile aziona il tergicristallo munito d’acqua e il vetro si “pulisce” magicamente!
I cani ci assalgono, la cleliassa ci saluta distrutta. Noi ci sdraiamo sull’amaca e recuperiamo le forze.

il mattino ha l'oro in bocca

Sono sveglia da mezz'ora. Mi ha svegliato il gallo. Non c'avevo mai fatto caso che la mattina cantasse il gallo, ma lo ha sempre fatto...si vede che stamattina sono particolarmente reattiva.
Devo andare a milano (nooo. buuu generale!). Ho appena fatto colazione seduta sotto al portico (anche se fa freddo), col castello di Torrechiara davanti. Che poetico! 1 tazza di caffè a me, 2 salsicce per i miei cani (ah ah ah). Che bello quando fa ancora fresco fuori e ci sono ancora tutte le macchine posteggiate davanti alle case. La gente si deve ancora svegliare. Stamattina io sono la prima di tutta la mia strada!

Friday, June 04, 2004

campagna...elettorale?

Dovevo tornare a Milano oggi. Domani ho un esame. Non avevo voglia, ho rimandato talmente tanto la partenza che alla fine hanno chiuso l’autostrada per un incidente e non sono più potuta partire. Un segno del destino. Dovevo proprio starmene a Lesignano Beach. Come si fa a lasciare questo paese dove oggi il cielo è di un blu bellissimo, con tutte le nuvole bianche panna: sembra una fotografia di Ghirri (beh, in realtà è come se lo fosse perché lui viveva da queste parti – “posso dire che Ghirri è un genio?” ah ah ah ).
Ho passato tutto il pomeriggio sull’amaca in giardino a prendere il sole, a dormire, a non studiare, a “ciarler” con mille persone…siamo in “campagna elettorale” e si vede. Di colpo cominciano a chiamarti tutti. Gente che non vedevi mai in paese, che pensavi si fosse trasferita… E invece te la ritrovi in piazza la domenica mattina a distribuire programmi elettorali tra una fetta di salame e un bicchiere di gutturnio. Per farsi conoscere, riconoscere. Così si fa politica nei paesi! Perché non conta tanto di che fazione politica tu sia (purchè tu non sia di destra in un paesino emiliano!), ma conta come ti poni nei confronti dei tuoi compaesani. La gente vota sulla fiducia, vota la persona. Non puoi risultare antipatico. Devi differenziarti dalla massa, soprattutto se devi farti eleggere in un paesino di 5000 abitanti e le liste in competizione sono 4 (tantissime!), perlopiù con programmi-fotocopia.
Così cerchi di aiutare i tuoi amici che hanno deciso di mettersi in gioco, di candidarsi. E passi le serate alla Volpe a parlare di tutto il marcio che c’è in paese, di tutto quello che sarebbe bello fare. Dei gossip assurdi sulle altre liste. Delle manovre politiche, di scandali, di strategie, di come influenzare gli “opinion leader”…(che in paese sono la parrucchiera, il vigile del fuoco e il contadino -ma sarà bello?).
Altro che elezioni provinciali o le europee. Questa è la vera politica. La politica della gente.

Thursday, June 03, 2004

Gran bella giornata....

Beh che dire...sono davvero emozionata!
E poi tra ieri e oggi davvero mi sono ripigliata di brutto dalla mia brutta malattia...la fossilizzazione...
e oggi - anzi per l'esattezza ieri...e anche questo è un particolare interessante...2 giugno... - poi si inizia questa avventura...che fiiiigataaaaaaaaaaa!!!

Grazie dile, perchè penso vivamente che conoscerti sia stata una fortuna
Grazie a me, perchè mi piego ma non mi spezzo, oppure barcollo ma non mollo.. e ci sono giorni in cui me lo dimentico. E non va bene. Ma oggi fortunatamente non è uno di quelli.
Oggi è uno di quei giorni in cui ti senti invincibile, tutto gira nel verso giusto, ti senti figa, simpatica, intelligente, magra, attraente, corteggiata, ammirata, richiesta ecc...

Oggi...domani si vedrà.
Intanto c'è il blog, che non è un particolare di poco conto...

Wednesday, June 02, 2004

...welcome...

oggi nasce il nostro blog,
non sappiamo ancora cos'è o cosa diventerà.
quello che sappiamo è che abbiamo voglia di raccontare.

il titolo del blog ha un significato recondito e implicito.
a questo proposito:
grazie a Mike Newell per aver girato "Donnie Brasco"
e...grazie al gasta (www.gasta.org) per aver fatto di "ecchetelodicoaffare" un tormentone.

zio pony!